Il Punto del Presidente FPI D’Ambrosi: SUPERATA LA SOGLIA DEI 60.000 TESSERATI. IL PUGILATO ITALIANO E LE SFIDE DEL FUTURO. 

SUPERATA LA SOGLIA DEI 60.000 TESSERATI. IL PUGILATO ITALIANO E LE SFIDE DEL FUTURO. 

La famiglia pugilistica italiana cresce senza sosta. Nel 2022 sono stati raggiunti due record storici per la Fpi: 1.039 società affiliate e 60.144 tesserati complessivi. Non sono da meno i risultati sportivi che, negli ultimi due anni, hanno testimoniato l’ottimo momento delle Nazionali Azzurre.
Tuttavia, se si pone un occhio al futuro ci si accorge che le sfide sono molteplici ed il lavoro di “restyling” del pugilato italiano è solo all’inizio. 
Il calo demografico, ad esempio, avrà un effetto riduttivo sul numero di praticanti lo sport a livello agonistico, e questo varrà anche per il pugilato. 
La Federazione dovrà cercare di compensare tale criticità, ed in parte lo sta già facendo, attraverso una più capillare promozione della pratica pugilistica.
Certamente, si potrà migliorare il rapporto campioni/praticanti effettuando una più attenta valorizzazione dei talenti.
Peraltro, dovremo concentrare la nostra attenzione sulla qualità del reclutamento Azzurro nel quadro di un “talent seeking” da operare sull’intera  filiera agonistica (dal settore giovanile fino a Pro, passando per il pugilato olimpico).
Dal punto di vista dell’alto livello agonistico, non potremo ignorare il crescente ricorso a rigorosi metodi scientifici per individualizzare gli allenamenti e monitorare attentamente la condizione psicofisica e lo sviluppo condizionale. 
Va detto, comunque, che i livelli di prestazione dei pugili agonisti dovranno aumentare in modo significativo non solo grazie alla tecnologia ma soprattutto in virtù della bravura dei nostri tecnici che, ancora oggi, possono essere considerati tra i migliori al mondo.
L’altra sfida sarà la comunicazione. Il modo in cui produrremo, distribuiremo e consumeremo i contenuti degli eventi pugilistici muterà profondamente.
Forse la Fpi dovrà cominciare, nel prossimo futuro, a produrre, vendere o trasmettere i propri eventi pugilistici siano essi dilettanti o pro.
Sul piano culturale, sarà fondamentale la presenza del pugilato nei luoghi di formazione (scuole e università) che saranno portatori di un importante bacino d’utenza per lo sviluppo futuro della nobile arte e dei suoi intimi valori. 
Tutto questo comporterà delle complessità nella governance della struttura federale. Ci vorranno conoscenze specifiche nonché maggiore capacità di gestione dei processi decisionali, organizzativi ed economici.
Da qui l’esigenza di scegliere oculutamente le politiche sportive più coerenti con le esigenze di incremento qualitativo del pugilato italiano, di una sua proiezione internazionale e, non ultimo, di un significativo risveglio del movimento Pro.
Non sarà facile ma tutta la squadra di governo sta lavorando intensamente e con passione per costruire un pugilato italiano vivo e vincente .
Prossima iniziativa la redazione delle classifiche generali 2022, che porteranno altri contributi alle società, e prossima tappa Milano per un incontro, il 21 gennaio, con il C.R. e le società lombarde.


Il Presidente Fpi 
Dott. Flavio D’Ambrosi

Leave a Comment